Posizionamento e rilascio di filtro cavale

In caso di trombosi delle vene profonde delle gambe e/o del bacino, i trombi potrebbero staccarsi dalle pareti dei vasi e raggiungere il cuore e da lì essere poi sospinti nelle arterie dei polmoni creandone un’ostruzione (embolia polmonare) che riduce l’apporto di ossigeno a tutti i tessuti, potendo provocare, nelle situazioni estreme, anche la morte del paziente.
In alcune situazioni cliniche è necessario bloccare l'eventuale migrazione di trombi, attraverso il posizionamento, nella vena cava inferiore (che è il vaso di confluenza delle vene della metà inferiore del corpo), una retina denominata “filtro cavale”.
Questo presidio conico, formato da sottili barre d’acciaio provviste di uncini verrà posizionato nella vena cava inferiore o per accesso dal collo (vena giugulare interna) o dall’ inguine (vena femorale). La via più utile di ancoraggio sarà decisa dal cardiologo/radiologo operatore, a seconda della situazione clinica e anatomica.

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