Pacemaker definitivo
Il pacemaker o generatore di impulsi è un dispositivo che consente di stimolare elettricamente il cuore, di regolarizzarne il ritmo. È formato da un involucro che contiene una batteria e dei circuiti elettronici, e viene collegato al cuore tramite uno, due o tre elettrocateteri che funzionano come “fili elettrici”. Questi fili permettono al pacemaker di riconoscere il ritmo cardiaco spontaneo (se presente) e di emettere degli impulsi elettrici al muscolo cardiaco.
La funzione del cuore è quella di una pompa che contraendosi ritmicamente, garantisce la circolazione del sangue nell’organismo attraverso la circolazione sistemica e polmonare. Il cuore è composto da tessuto muscolare che attraverso la contrazione consente l’espulsione del sangue dalle cavità cardiache, e da un tessuto elettrico che, eccitando il tessuto muscolare, ne attua la contrazione. La funzione contrattile è regolata da un sistema di generazione e conduzione degli impulsi elettrici.
In alcune situazioni patologiche questo sistema si inceppa provocando un rallentamento del cuore (bradicardia o blocco) o aritmie.
In queste condizioni la quantità di sangue pompata dal cuore si riduce, pertanto non è più sufficiente a soddisfare le richieste dell’organismo. Ciò può comportare giramenti di testa, stanchezza, vertigini, ridotta tolleranza allo sforzo, perdita di coscienza (sincope), arresto cardiaco. In queste situazioni il cuore va aiutato a contrarsi stimolando la sua attività elettrica con un apparecchio chiamato pacemaker.
Se poi il cuore è dilatato (“indebolito”), nonostante la terapia farmacologia sia somministrata alla massima dose tollerata (ottimizzata) ed il ventricolo sinistro si contrae in modo ritardato in alcune zone, provocando il permanere dei disturbi, è possibile ricorrere alla stimolazione “biventricolare” che stimola sia il ventricolo destro che quello sinistro (con o senza l’atrio destro) per migliorare l’efficienza ventricolare sinistra.