Fibrillazione atriale

La Fibrillazione Atriale è un disturbo elettrico del cuore abbastanza comune: una parte del cuore (atri) batte velocemente e in modo caotico (fibrillazione).
Il cuore, quando batte con ritmo irregolare, non sempre riesce a pompare bene il sangue nel resto del corpo e quindi si possono avere conseguenze anche gravi. Tuttavia, con le terapie attualmente disponibili, anche con la Fibrillazione Atriale puoi vivere una vita regolare e attiva.

La causa esatta della Fibrillazione Atriale (FA) non è del tutto nota, ma esistono diversi fattori di rischio e patologie che possono contribuire al suo sviluppo, fra i quali:
  • ipertensione arteriosa;
  • età;
  • malattie cardiache e polmonari;
  • diabete.
La fibrillazione atriale modifica il regolare flusso di sangue nel cuore e ciò gli impedisce di pompare il sangue in modo efficace, causando un ristagno di sangue nel cuore. Quando il flusso sanguigno rallenta o si ferma, il sangue inizia il processo di coagulazione. È un processo che in condizioni normali serve all’organismo a fermare i sanguinamenti ma in questo caso porta alla formazione di un coagulo. Il coagulo è un grumo di sangue che si forma a causa di un processo di addensamento del sangue. Se il coagulo entra in circolo, può̀ raggiungere i vasi sanguigni del cervello e provocare un ictus.

Al giorno d’oggi esistono diverse terapie molto efficaci per tenere sotto controllo la Fibrillazione Atriale. La terapia viene decisa sulla base di diversi fattori come:
  • sintomi;
  • le caratteristiche della fibrillazione atriale;
  • cardiopatia sottostante;
  • necessità di trattare altre patologie coesistenti.

Gli obiettivi della terapia sono: 
  • controllare la frequenza cardiaca;
  • riportare il battito a un ritmo normale;
  • prevenire la formazione di coaguli di sangue;
  • trattare le eventuali complicazioni della fibrillazione atriale come disturbi cardiaci e ictus;
  • ridurre i fattori di rischio che possono peggiorare il quadro clinico.
Nel caso in cui i farmaci non fossero sufficienti, potrebbe essere necessario intervenire con una scossa elettrica controllata (cardioversione elettrica) o con una procedura invasiva (ablazione) per ristabilire un normale ritmo cardiaco. A volte, per mantenere regolare il battito cardiaco troppo lento, potrebbe essere necessario l’impianto di un pacemaker.
 

Gli anticoagulanti orali sono farmaci che riducono la capacità del sangue di formare coaguli. Vengono impiegati per ridurre il rischio di ictus nei pazienti con Fibrillazione Atriale.
Possono peraltro aumentare il rischio di sanguinamenti, poiché́ il sangue impiega più̀ tempo per coagulare rispetto al normale.
È quindi opportuno modificare alcune abitudini di vita, evitando attività̀ a rischio di traumi (le cadute possono provocare gravi ematomi) e adottare alcuni accorgimenti nella vita quotidiana (ad esempio, per la depilazione o la rasatura utilizzare un rasoio elettrico invece della lametta).

È importante informare sempre medici, dentisti e farmacisti che si stanno assumendo farmaci anticoagulanti.

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